Presentazione

Ultima modifica 6 dicembre 2017

Le ridenti colline aglianesi “grandi rughe di un’antica cultura”, così come vengono spesso definite, sono caratterizzate da pendii generalmente regolari ed armonici, e i costoni non raggiungono mai quote tali da impedire la naturale possibilità di impianti viticoli tradizionali e razionali.
I vigneti conferiscono al paesaggio collinare un aspetto geometrico, ordinato e bellissimo, dove gli appezzamenti, per dimensioni disuguali, diviso solo dalle “capezzagne” (stradine fra porzioni di poderi) sono sempre armoniosamente continui e seguono le orlature delle colline con un ordine ed una perfezione tali da evidenziare le non comuni capacità di coloro che hanno saputo e sanno impiantarli. Si presenta dunque al visitatore un paesaggio di incomparabile bellezza che assume, a seconda delle stagioni, affascinanti policromie.

Ma accanto ai tesori paesaggistici che possono essere scoperti anche a piedi, o a cavallo, o in bicicletta, la vocazione turistica di Agliano Terme, si manifesta soprattutto con l’efficacia delle acque che sgorgano copiose nella Vallata delle Fonti, attorno alle quali si svolge tutta l’attività termale del territorio. DI notevole importanza anche l'attività svolta dalla Scuola Alberghiera che si trova sul territorio de comune.

 Un po' di geologia... 

Quello aglianese è il territorio che presenta i terreni di formazione più antica di tuta l'area circostante. Per piccole porzioni sul confine sud, in particolare quelle che culminano col Bric Lovera (217m) e con il Bric Moncucco (213 m), affiorano le marne di Sant'Agata Fossili, formazioni mioceniche del tortoriano. Depositi miocenici di formazione gessoso-solfifera emergono in un'ampia fascia che, a est del concentrico, prosegue verso sud per  poi biforcarsi a ovest verso il Bric Rocche (283 m) e oltre, a est, verso il Bric Momburio. Del rimanente territorio, la parte preponderante è costituita da conglomerati di Cassano Spinola, depositi formatisi tra il Messiniano e il Pliocene inferiore. Terreni costituiti da argille di Lugagnano sono presenti a nord-ovest, intorno alla località Brusasacco, anord della striscia di terreni che dal Bric Roero tendono verso il Santuario di Molizzo e la C. Penna; e infine, in tutta l'area di nord-est, ovvero quella delle loclità Bologna, Dogliano, Sant'Antonio e Vialta. Depositi costituiti da lluvioni recenti fiancheggiano il corso del rio di Valle Repulento, affluente del torrente Tiglione.

Alla vite, si affiancano coltivazioni orticole e cerealicole con qualche frutteto. Rari i boschi.


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