La Storia di Agliano Terme
La Storia di Agliano Terme
Ultima modifica 26 gennaio 2024
Si hanno i primi cenni all'esistenza del paese in alcuni atti del '400 d.C. Aulianum, Alianum, Ajanum ed anche Aglanum è detto negli antichi documenti, mostrando nella tenninazione "anum" una chiara origine romana.
Agliano acquistò rinomanza nel medioevo, per la celebre Bianca Lancia. Federico II di Svevia, figlio dell'imperatore Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, nipote del Barbarossa, capitò, intorno al 1225 nel castello di Agliano e si innamorò perdutamente della castellana: la bellissima Bianca Lancia. Federico la portò con sé, e da lei ebbe, a Palermo, un figlio, Manfredi, che fu poi re di Napoli e di Sicilia e che morì, nel 1266 a Benevento, combattendo contro Carlo d'Angiò. La figura di Manfredi ispirò a Dante uno dei Passi più belli del Purgatorio: "lo mi volsi ver lui e guardail fiso: biondo era e bello e di gentile aspetto" .
Terminate le lotte fra Astigiani e Alessandrini, Agliano divenne teatro di quelle fra Guelfi e Ghibellini astigiani. Nel 1531 fu aggregato, insieme alla contea di Asti, ai domini dei Savoia, ma la peste del 1629 ed una grande carestia, ridussero il paese a poco più di 300 abitanti. Durante le guerre fra il Duca di Savoia e gli Spagnoli per la successione del Monferrato, Agliano dovette soccombere a molteplici disastri fra i quali, la distruzione del suo castello.
Nella storia recente Agliano Terme si distingue per la lotta partigiana. Dopo l'8 settembre 1943, sorge l'esigenza di coordinare, con un organismo superiore, l'azione dei vari comandi delle formazioni partigiane e dei C.L.N. Si decise quindi di formare una Giunta di Governo per la zona liberata, la cui sede venne collocata presso i locali dell'hotel Fons Salutis.
Nel 1998 ad Agliano Terme venne conferita la medaglia d'oro al valor partigiano per l'importante ruolo avuto durante il periodo della Resistenza.